Approccio cognitivo
relazionale vuol
dire vivere insieme ad un cane riconoscendogli una vita interiore
e un'identità, considerandolo non uno
strumento, ma un individuo pensante, con una
complessità emozionale e cognitiva.
Approccio
Cognitivo: nell'approccio
cognitivo sono le diverse forme di ragionamento che vengono coinvolte
e che danno origine al comportamento. Il comportamento non viene
quindi manifestato dal cane (come veniva precedentemente
affermato) come conseguenza di un automatismo, ma
dall’elaborazione di diversi processi mentali, emozionali e cognitivi. La finalità
dell'approccio cognitivo, diventa sviluppare la mente del cane, le
sue capacità emozionali, cognitive e sociali, attraverso il
proprietario che guida il proprio cane nella quotidianità in casa e durante le uscite, proponendo esperienze e situazioni
adeguate per la sua crescita, in equilibrio e nel rispetto delle caratteristiche dell'individuo.
Relazionale: la
relazione diventa determinante nel guidare o aiutare a modulare (se
necessario) le dinamiche comportamentali del cane, poiché ne
influenza notevolmente lo stato
mentale. E' importante essere una
base sicura per il proprio cane, la sua guida e il suo supporto al
bisogno.
Nella relazione si riconosce quindi il valore del cane e
la sua identità, fatta di emozioni, motivazioni e capacità di
ragionamento.
Educare il cane con una visione cognitiva-relazionale ci consente di entrare in sintonia con lui e di migliorare notevolmente la qualità della nostra vita insieme; il nostro beniamino diventa un vero compagno di vita, felice, autonomo e sicuro di sé, con cui condividere la quotidianità, le attività, le vacanze, considerandone e rispettandone sempre le inclinazioni e la sua personalità.
L'attuale approccio
cognitivo-relazionale,
è stato preceduto dal metodo coercitivo,(basato sulle
intimidazioni, sulle imposizioni e sulle punizioni) e dal suo
successivo metodo gentile (che utilizza il rinforzo positivo,
premiando l’azione corretta che il cane compie); quest'ultimo
metodo nonostante sia decisamente migliore del precedente, mantiene
un aspetto meccanicistico dell'apprendimento del cane e della nostra relazione.
La speranza è che con l’avvento di quest'ultimo approccio, metodi e mentalità di un certo tipo vengano definitivamente abbandonati e al cane venga conferito il giusto valore, riconoscendogli un ruolo da protagonista, altamente meritato, nella nostra vita e nella nostra società.
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